EVENTO UTL
L'UTL di Fasano omaggia il direttore Zino Mastro e il mensile Osservatorio
Per uno dei 'Giovedì Culturali' del sodalizio, il relatore Fabiano Amati ha ripercorso la storia e i meriti del giornale nato trentaquattro anni fa
FASANO – Un appuntamento per omaggiare il mensile Osservatorio e il suo direttore-editore Zino Mastro: a promuoverlo, nella serata di ieri (giovedì 4 aprile) è stata l'Università del Tempo Libero “San Francesco d'Assisi” nella sua Sala Convegni. Nell'ambito dei “Giovedì Culturali”, la vulcanica realtà associativa fasanese ha voluto ripercorrere la storia dell'organo di stampa che da trentaquattro anni, tramite le sue pagine, racconta l'attualità cittadina. È stata la presidente del sodalizio Palmina Cannone a dare il benvenuto ai presenti e a introdurre con emozione la serata, rivestendo anche il ruolo di collaboratrice pluri-ventennale della testata (da venticinque anni scrive di cultura e tradizioni locali). La parola è quindi passata al relatore Fabiano Amati, il cui intervento ha consentito non solo di ricostruire il percorso di Osservatorio dai suoi albori, ma anche di ricordare fatti e persone che hanno costruito e segnato importanti pagine di storia della nostra città.
Nato in un contesto di intenso fermento politico (quello della Democrazia Cristiana), arricchito dal continuo scambio di idee che si consuma tra le pareti della sua redazione, a partire dalla prima ubicata in via Ciaia 10, Osservatorio si nutre nel tempo di notizie e di pensieri di uomini illustri, diventa voce critica della città e pungolo per argomenti di rilevanza pubblica. Sotto la guida di Zino Mastro evolve nel formato e nella tipologia di contenuti, affiancando il dovere di informazione alla volontà di essere uno strumento al servizio dei suoi lettori e dell'intera cittadinanza (a cui non manca di dare spazio e parola attraverso lettere e rubriche).
«Il ruolo del giornalismo è quello di studiare e interpretare, perché senza l'interpretazione i fatti non esistono – ha evidenziato il relatore Amati –. Osservatorio, in virtù della sua cadenza mensile, si è imposto da subito come un giornale che approfondisce e interpreta notizie “raffreddate”: nel raffreddamento vi è l'opportunità di meditare, di andare a fondo, di alimentare il senso critico, di bandire il senso comune e di portare in evidenza il buon senso».
Proseguendo il suo intervento, Amati – da testimone del percorso di vita della rivista e da attento lettore – ha ricordato le battaglie portate avanti dal direttore Mastro e dai suoi redattori, da quelle sul turismo e l'assistenza ospedaliera, a quelle sulle grandi opere e le inchieste politiche. Immancabili, poi, le celebrazioni dei successi e il racconto dei traguardi tagliati da concittadini che hanno portato in alto, e continuano a farlo, il nome di Fasano in diversi campi.
Il percorso di crescita di Osservatorio si è spesso intersecato alla crescita professionale di tanti ragazzi che nella sua redazione hanno trovato “la palestra” in cui allenare talento e competenze giornalistiche. È stato lo stesso direttore Mastro a ricordare, con orgoglio, i tanti collaboratori divenuti professionisti in realtà editoriali di prestigio, e le firme “storiche”, a cominciare da Franco Lisi (presente in sala ndr), una delle penne più vivaci e apprezzate, sia che il suo inchiostro affondi nella satira sia che dipinga articoli di curiosità e cultura.
L'appuntamento è stato concluso da una rapida carrellata di copertine del mensile, emblema di quel fermento e di quella capacità di approfondimento che Fabiano Amati ha ben descritto nel suo intervento e che continua a mostrarsi alla città ogni mese in edicola.
di Angelica Sicilia
05/04/2019 alle 05:27:57
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